Created on 26 Dec 2012 ;    Modified on 07 Mar 2013 ;    Translationenglish

Considerazioni riguardo la violenza nella società statunitense

Premessa

La notizia della strage di Newtown avvenuta il 14 Dicembre 2012 nel Connecticut, USA, nella quale hanno perso la vita 27 persone, tra bambini e adulti, penso abbia colpito tutti noi.

La reazione di gran parte dell'opinione pubblica americana, e l'improvviso riaccendersi della polemica negli USA relativa alla facilità con cui si vendono le armi da fuoco, mi hanno riportato indietro nel tempo.

Anni fa, uno dei miei fratelli, mi prestò un film in DVD: Bowling a Columbine (video) del regista Michael Moore. Bowling a Columbine è un documentario del 2002. Che prende spunto dal massacro della Columbine High School, avvenuto nel 1999 in Colorado, USA, per fare una inchiesta sull'uso delle armi e il loro rapporto con atti di violenza negli USA in quegli anni.

Nel 2003 Bowling a Columbine vinse il premio Oscar come miglior documentario.

Per questo motivo sono andato a leggere le considerazioni di Michael Moore riguardo la strage di NewTown.

Considerazioni

E ne sono rimasto colpito.

Moore si mostra scettico riguardo l'efficacia delle sole leggi anti armi da fuoco.

Pur essendo un convinto sostenitore della necessità della loro adozione, sostiene che comunque non risolveranno il problema della violenza negli USA. Lui individua altri 3 caposaldi fondamentali da combattere:

  1. la povertà;

  2. la paura (del diverso)/il razzismo;

  3. la individualità.

In pratica ritiene che la classe media nella società americana stia scomparendo, ampliando la quantità di poveri. Che, in assenza di ammortizzatori sociali, vedono nella violenza un (o l'unico) modo per sopravvivere.

Inoltre ancora oggi negli USA vi sono campagne xnefobe violentissime. Sia verso la popolazione di colore, che verso i messicani e i sudamericani. Campagne che spingono gli individui ad armarsi per essere pronti ad ogni evenienza.

Infine la continua alimentazione del concetto di individuo, osannato in ogni ambito. A detrimento dei valori di aiuto reciproco e del lavorare in gruppo.

Secondo Moore, questi aspetti, lavorando in sinergia, contribuiscono ad alimentare la violenza che permea la società americana. Sia per quanto riguarda i rapporti al proprio interno, che i rapporti verso l'esterno.

Non ho esperienza di vita negli USA. Ma ritengo che Moore abbia tracciato un quadro complessivo molto realistico, e in generale mi sento di condividerlo.

Inoltre sono propenso ad aggiungere un'altro aspetto alle considerazioni sviluppate: è il caso di considerare con attenzione la storia della popolazione Statunitense?

Già. La loro storia. La popolazione degli U.S.A. è stata alimentata per centinaia di anni da flussi immigratori da altri stati. Inizialmente dalla Gran bretagna e dall'Irlanda. Successivamente dagli altri paesi Europei e dall'Asia. Ora dal Centro e dal Sud America. Ritengo che le persone disposte a lasciare il proprio paese, spinte dalla necessità, o dalla volontà, di migliorare la propria esistenza, abbiano caratteri personali dominanti: coraggio, una certa dose di incoscienza, la convinzione e l'attitudine ad aggredire gli ostacoli che gli sbarrano il cammino. E queste caratteristiche sono in parte inchiavardate nel codice genetico e trasmesse alle generazioni future.

Per questo motivo ritengo che oggi negli U.S.A. vi sia una preponderanza di persone dominanti se confrontate con altre società, il cui sviluppo è stato autoctono. E il risultato di questi aspetti si vedono non solo nel modo in cui la società statunitense cerca di raggiungere la vetta in ogni aspetto della vita sociale e individuale. Purtroppo tutto ciò si riflette anche nella presenza di una rilevante dose di violenza all'interno della società: raggiungono la vetta anche in questo.

Dopo di che, mi rilasso e mi dico "per fortuna stiamo parlando degli USA". Da noi in Italia problemi del genere non esistono:

  1. In Italia la popolazione non si sta' impoverendo sempre di più . Vedi istat povertà e istat disoccupazione.

  2. In Italia non esiste la tendenza ad alimentare la paura verso chi è diverso. Vedi il terzo punto del programma politico 2008 del Partito della Libertà. Il PdL nel 2008 ha vinto le elezioni anche facendo leva su questi sentimenti di paura. E, una volta al governo, ha fatto del suo meglio per attuare i punti del proprio programma politico.

  3. In Italia gli strumenti sociali non sono in discussione e sono soggetti ad un continuo sforzo di maggiore investimento economico. Mi riferisco alla spesa pubblica per l'Istruzione, per il Servizio Sanitario Nazionale, per le Pensioni, per i Trasporti. Spesa pubblica oggetto di un feroce e continuo attacco da parte dei soggetti politici ed economici che vorrebbero passare sempre di più al privato. In teoria per perseguire una migliore efficienza. In pratica per aumentare introiti e fatturati a soggetti economici che, in momenti di crisi, vedono in tutto ciò solo una possibile fonte di guadagno.

Conclusioni

Penso che le considerazioni di Moore sia ragionevoli. E che, come italiani, ce ne dovremmo preoccupare per tempo. Prima di smantellare le salvaguardie di sicurezza di cui ci siamo dotati negli scorsi decenni.