Created on 25 Jul 2014 ;    Modified on 29 Sep 2016

Equo compenso: applichiamolo a carta e penna

Ho letto della recente alzata di scudi della SIAE verso Apple in relazione all'equo compenso, aumentato a Luglio 2014 con apposito decreto governativo

Premetto che sono di parte.

Ritengo eccessivo l'attuale riconoscimento dei diritti d'autore da parte del legislatore agli autori di opere d'ingegno. Non sponsorizzo la completa abrogazione del diritto d'autore, ma una sua drastica riduzione in durata e campo d'applicazione.

Premesso doverosamente il mio pregiudizio, ricordo che il concetto di equo compenso deriva dall'idea che chi acquista una opera d'ingegno (canzone, film, ...) ha il diritto di farne copie per uso personale. Per questo motivo, da alcuni anni, viene applicato un balzello a qualunque tipo di supporto/sistema in grado di registrare copie di opere d'ingegno.

In soldoni: tu hai il diritto di fare copie di una canzone che hai acquistato (pagandone i relativi diritti d'autore). Bene, se compri un cd su cui potresti fare una copia di quella canzone, mi paghi comunque una quota di diritti d'autore. Anche se quel CD lo appenderai, vergine, come spaventapasseri per allontanare i piccioni dal tuo balcone.

In questa logica c'è qualcosa che non riesco ad afferrare. Per quel che mi riguarda è tutto, meno che logica. Come è possibile tassare un bene/servizio in base ad un uso potenziale?1

Ma se i nostri rappresentanti legislativi, con una lungimiranza che io non sono in grado di avere, dicono che tutto questo è per il mio bene (ovvero per il bene di tutti gli italiani, non di una piccola casta), allora ci voglio credere.

E ci credo così tanto che faccio osservare come sia sfuggito il possibile uso di altri mezzi di registrazione. In particolare carta e penna. Applichiamo l'equo compenso alla carta e alle penne (e matite).

Già. Perchè le parole di canzoni, libri, e quant'altro sono ovviamente oggetto del diritto d'autore.

Ed armato di carta e penna posso fare quante copie voglio, per uso personale, delle parole di quella canzone che mi piace tanto di Battiato.

E poco importa se i bambini di 6 anni, in prima elementare pagheranno una tassa di diritto d'autore2 per disegnare cerchietti e bastoncini sui loro quaderni.

Riflettete, lungimiranti legiferatori. Riflettete.


  1. Concordo: anche il canone RAI di buona memoria, in questo non scherza. 

  2. Qualunque cosa dica la SIAE, che si infuria se sente parlare di diritto d'autore invece di equo compenso. Deriva da, quindi, per la proprietà transitiva, è.