Created on 19 Oct 2021 ;    Modified on 24 Oct 2021

La recensione di L'uomo di neve

Abbiamo letto il romanzo L'uomo di neve: di Jo Nesbø, pubblicato da Einaudi. In questo articolo riportiamo le nostre impressioni.

Riferimenti

Periodo di lettura: Settembre 2021; recensione: Ottobre 2021

Autore: Jo Nesbø
Titolo: L'uomo di neve
Titolo originale: Snømannen
Sottotitolo: n.a.
Editore: Einaudi, 2009
Pagine: 536
ISBN: 978-88-06-23865-0
Serie: detective Harry Hole




Alcuni personaggi

  • Harry Hole: commissario della polizia norvegese, sezione Anticrimine;
  • Gunnar Hagen: commissario capo della polizia norvegese, capo di Hole;
  • Katrine Bratt: agente della polizia norvegese, collega di Hole;
  • Rakel: ex compagna di Hole;
  • Gert Rafto: ispettore della polizia di Bergen;
  • Idar Vetlesen: medico estetista;
  • Mathias Lund-Helgesen: medico, docente dell'istituto di anatomia, compagno di Rakel.

Contenuto

Parte prima

Novembre 1980. Un adolescente rimane sconvolto assistendo all'amplesso della madre con il suo amante.

Oslo, Novembre 2004. Il commissario Harry Hole, in perenne crisi, riceve la lettera di uno squilibrato che annuncia omicidi al cadere della prima neve invernale. A differenza di altre lettere di mitomani, questa contiene un indizio inquietante: il nome di un serial killer che Hole aveva catturato in una indagine condotta congiuntamente con la polizia australiana.

Inoltre arriva una nuova collega in squadra: Katrine Bratt. Una poliziotta proveniente dalla città di Bergen.

Nel quartiere residenziale di Hoff, ad Oslo, la signora Becker scompare. Se ne accorge Jonas, il figlio di dieci anni, nel cuore della notte. La mattina successiva Hole e colleghi intervengono per iniziare le indagini, e richiamano il signor Becker, un fisico che era partito per Bergen.

Bergen, Novembre 1992. L'ispettore di polizia in disgrazia, Gert Rafto, indaga sulla raccapricciante morte di una giovane donna del posto: Laila Aasen, scomparsa la notte precedente. Tramite una amica di Laila, Rafto viene a sapere che la vittima aveva appuntamento con un uomo e il suo nome di battesimo.

Rafto vuole riscattarsi dai suoi precedenti negativi. Per questo indaga da solo. E va da solo all'appuntamento con l'assassino che sembra volersi costituire.

Oslo, Novembre 2004. Hole convince il suo capo, Gunnar Hagen, che è necessario organizzare una squadra per seguire i casi di scomparsa ad Oslo: negli ultimi dieci anni in Norvegia vi sono state troppe sparizioni di donne sposate.

Hagen accetta a malincuore e affida ad Hole la gestione di tre agenti con l'incarico di indagare: la novizia Bratt, l'agente Skarre, specializzato in persone scomparse, e Biørn Holm della scientifica.

E a Sollihøgda scompare una seconda donna con famiglia: Sylvia Ottersen, madre di due gemelle. Hole ritrova la sua testa nella foresta che circonda la sua fattoria, in cima ad un pupazzo di neve.

Parte seconda

Ore che è palese la presenza di un omicida, Hagen spinge per allargare il gruppo d'indagine. Hole lo convince ad organizzare un secondo gruppo cui affidare il lavoro di routine, mentre la sua squadra prosegue ad indagare sui filoni più promettenti.

Incrociando le informazioni sui due casi, la squadra scopre che entrambe le donne portavano i figli allo stesso studio medico. Ma le richieste d'informazione che Hole rivolge al suo titolare, il dott. Idar Vetlesen, si scontrano contro il muro del segreto professionale.

La mancanza di collaborazione di Vetlesen fanno concentrare le ricerche su di lui. fino ad accumulare una serie di indizi che porta la polizia a spiccare un mandato di cattura.

Mentre la Bratt, analizzando i precedenti, scopre che i casi di donne scomparse sposate e con figli avvengono solitamente nel periodo delle prime nevicate invernali. Sono undici casi. Iniziano da una coppia di donne scomparse a Bergen. E, sempre a Bergen, coincidono con la scomparsa di un poliziotto: Gert Rafto.

Un sopralluogo di Hole e della Bratt a Bergen, porta alla scoperta del cadavere di Rafto, chiuso da anni in un congelatore, acconciato come fosse un pupazzo di neve.

Parte terza

Finalmente viene trovato Vetlesen: apparentemente suicida nel capanno in cui praticava curling con gli amici. I superiori di Hole dichiarano alla stampa che Vetlesen era l'omicida cercato. Ma Hole non è convinto, e prova empiricamente che Vetlesen è stato ucciso. Quindi l'assassino ha cercato di fuorviare le indagini addossando la responsabilità al suicida. Questa scoperte suscitano lo scompiglio tra i responsabili della polizia, per paura di perdere la faccia nei confronti dell'opinione pubblica.

Nel frattempo il marito della Becker, minaccia la signore Loussius, che subito dopo scompare. A questo punto i sospetti si appuntano su Filip Becker. Mentre Hole, analizzando le telefonate di Vetlesen risale ad un noto direttore di giornale e commentatore politico: Arve Støp.

Parte quarta

L'arresto di Becker mette in evidenza le infedeltà coniugali della moglie scomparsa, in particolare con il signore Loussius, la cui moglie ricompare: venuta a conoscenza da Becker che veniva tradita dal marito, aveva deciso di abbandonarlo e di chiedere il divorzio. Per Hole è evidente che l'omicida non possa essere Becker. Quindi escogita un complesso metodo per analizzare le risposte di Støp. E in diretta televisiva rivela che l'omicida è ancora in circolazione.

Hole raccoglie indizi sul fatto che i figli delle donne scomparse non sono dei rispettivi mariti, e si convince che questo abbia a che fare con i delitti.

Ma Katrine Bratt fa una serie di azioni impreviste: adesca Støp e quando sono soli nel suo appartamento lo minaccia chiedendogli di confessare i delitti. Hole intuisce le intenzioni della Bratt e interviene per fermarla, ma lei riesce a scappare.

Ora è la Bratt la principale sospettata, visto che sembrava preparare un altro finto suicio per incolpare qualcun altro. La successiva caccia all'uomo si conclude con l'arresto da parte di Hole della Bratt, che, profondamente traumatizzata, viene presa in carico da una psichiatra.

E quest'ultima riesce a farla riprendere e raccontare la sua versione. Katrine Bratt è la figlia di Gert rafto. È entrata in polizia per indagare sulla scomparsa del padre. Le sue indagini l'hanno portata a convincersi dell'esistenza di un serial killer. Perciò aveva inviato ad Hole la lettera che aveva avviato le indagini, convinta che solo lui fosse in grado di catturarlo.

Nel mentre Støp confessa ad Hole di essere stato l'amante delle due donne scomparse ad Oslo, e di averle messe incinta. Essendo affetto dalla sindrome di Fahr, che è ereditaria, aveva chiesto a Vetlesen di controllare i suoi figli.

Hole riconsidera la figura di Vetselen. Questo lo porta ad accentrare la sua attenzione su Mathias Lund-Helgesen, che anni prima aveva lavorato con Vetlesen e che aveva supportato Hole nel reperire informazioni riguardo l'attività di Vetlesen stesso.

Un sopralluogo all'Istituto di anatomia permette ad Hole di scoprire come l'assassino facesse sparire le sue vittime: le immagazzinava tra i cadaveri dell'Istituto.

Parte quinta

A questo punto Hole è certo: l'omicida è Lund-Helgesen. Questi ha circuito appositamente Rakel, sapendo che Hole sarebbe stato incaricato delle indagini.

Lund-Helgesen mette a punto una elaborata trappola che nelle sue intenzioni dovrà uccidere Rakel e suo figlio Oleg. Hole si precipita da Rakel. Fortunosamente riesce a liberare Rakel ed Oleg, non senza perdere il dito medio di una mano. Infine riesce anche ad impedire il suicidio di Lund-Helgesen.

Lund-Helgsen era rimasto traumatizzato in adolescenza, capendo che era figlio dell'amante della madre. Per questo l'aveva uccisa e, diventato medico, aveva continuato a perseguire lo scopo di uccidere donne infedeli, che avevano avuto figli dai loro amanti. Gert Rafto era stato involontariamente il suo mentore, descrivendogli i metodi d'indagine della polizia, e mettendolo in grado di colpire senza lasciare tracce.

Impressioni

I romanzi di Jo Nesbø che hanno come protagonista Harry Hole non sono gialli: sono neri profondo.

L'autore ha una prosa lineare, semplice da seguire. Quel che non è semplice da seguire è l'articolata trama dei suoi romanzi che coinvolgono una grande quantità di personaggi e scenari. Sia gli uni che gli altri sono descritti con dovizia di particolari. E in quei particolari si nascondono le tenui tracce che Harry Hole insegue con ossessione [1] per fermare il colpevole.

I personaggi sono molto umani: un miscuglio di sentimenti contradditori. Non esiste una persona che sia completamente innocente o completamente colpevole. Ciò che rende ciascuno più o meno buono è l'atteggiamento complessivo. Atteggiamento che quà e là si crina per lasciare lo spazio al cattivo, o viceversa.

Tra tutti i personaggi svetta Hole. Tormentato dal vizio dell'alcolismo, sempre in agguato. In cui ricasca momentaneamente, per essere salvato dalla consapevolezza della necessità di mantenersi lucido per poter individuare il colpevole. Afflitto dalla rottura del suo controverso legame con Rakel, che gli rinfaccia di dare priorità al lavoro e non porre al vertice i rapporti personali. Incapace di piegarsi alla gerarchia, sopratutto se sospetta sia motivata da fini politici e non dalla ricerca della verità. Divorato dal suo insaziabile desiderio di giustizia che lo pungola in continuazione, vincolandolo indissolubilmente al suo lavoro.

Nesbø si dimostra anche un attento osservatore degli aspetti psicologici, tracciando per i suoi criminali profili molto convincenti, anche quando si tratta di persone spinte da aberrazioni mentali. Così come è accurato nella descrizione di sindromi sanitarie particolari: la sclerodermia e la sindrome di Fahr, che hanno un ruolo in questo romanzo, esistono veramente.

Se avete la curiosità e la pazienza di inoltravi per i contorti sentieri delle trame di Jo Nesbø, ci sentiamo senz'altro di consigliarne la lettura. A noi ha appassionato molto.

Enjoy. ldfa


[1]Il termine ossessione lo utilizza in questo contesto lo stesso Hole.