Created on 01 Feb 2015 ;    Modified on 29 Sep 2016

Memo personale: legge di stabilità 2015 e professionisti

Questa è una memoria ad uso personale. Se la trovi utile, leggila ... ma senza alcuna responsabilità da parte dello scrivente. Questa materia può dare luogo a problemi in ambito fiscale, o peggio. Quindi, prima di prendere qualunqe decisione, informati con un professionista che sappia di cosa si stia parlando. Io non lo sono.

La legge di stabilità del 2015 ha introdotto delle novità per quel che riguarda le partite iva.

Se non lo sai: chi ha la partita iva, può optare per almeno due (tre) tipi diversi di contabilità.

Cos'è la contabilità? E' il complesso di registrazioni e attività che devi fare per controllare i flussi di denaro. Chiaramente è fondamentale per sapere se con la tua attività stai guadagnando o perdendo. E, per motivi che puoi immaginare, è d'estermo interesse per l'erario.

Non sono esperto in materia: in caso contrario farei il commercialista. Visto che sono un banale ingegnere, mi limito ad osservare che fino allo scorso anno (2014) era possibile aprire una partita iva utilizzando il cosiddetto regime (contabile) dei minimi.

In cosa consisteva il regime dei minimi? Se ... (seguono una serie di condizioni che qui non riporto) e nell'ipotesi di ricavi nel corso dell'anno non superiori ai 30 K€, allora per al massimo 5 anni, potevi (semplificando in modo estremo):

(Nota: per ricavo si intende quanto in fattura. Quindi è un lordo "incluso tutto".)

Quanto premesso non vale più dal primo Gennaio 2015. La nuova legge di stabilità regola questa materia introducendo un regime di contabilità forfettario in cui (sempre semplificando in modo estremo):

Sia il tetto del ricavo massimo annuo, che il forfet detraibile sono riportati in una tabella nell'allegato 4 alla legge di cui stiamo parlando.

Questa tabella utilizza il codice della tipologia di attività (codice ATECO) quale discriminante per variare i due parametri in questione. Ad esempio, chi è un consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica (codice ateco 620200) vede abbassare la soglia di applicabilità da 30 k€/anno a 20 k€/anno, mentre il forfet è del 67% (ovvero, secondo il legislatore quadagna il 67% di quel che fattura).

Per mia documentazione, ho uno stralcio della legge in questione a questo indirizzo. I commi riguardanti la materia in questione sono quelli dal 54 al 89, inclusi.

Fine della parte oggettiva di questa memo, ed inizio del commento soggettivo.

Ritengo che chi governa questo paese viva in un paradiso del tutto al di fuori della realtà in cui è il cittadino medio italiano. Oppure non ha alcun interesse a tutelare chi lo ha votato.

Osserviamo il tetto di 20 K€ di cui sopra. E' un lordo. Supponiamo sia vero che il 67% sia la sua redditività (non è così: vivendo a Roma, io percorro per lavoro un centinaio di km in automobile tutti i giorni; solo questo si mangia i 2/3 delle spese presunte; aggiungiamo pasti, computer e altre spese varie, per renderci conto che quel 23% di spese è di per se' risibile. ma andiamo oltre ...). il 67% di 20 k€ sono 13,4 k€. da questi dobbiamo togliere (circa) il 28% di inps. Scendiamo a 9,6 K€/anno. Togliamo il 15% di tassazione, e arriviamo a circa 8,2 k€/anno.

Ti stai chiedendo (come me) quanto ti rimane mediamente al mese per campare? Presto detto: dividendo per 12 mesi otteniamo la stabiliante cifra di 683 €.

Con questi devi mangiare (solo i weekend e la sera: gli altri giorni ci pensa il forfet. Ah, già, ci potrebbero essere moglie e figli ...), mantenere una casa (affitto, o mutuo non importa), pagare i servizi, ... Fortunatamente, se stai male l'assistenza sanitaria nazionale è completamente gratuita (i ticket? quisquiglie) ... A proposito: se stai male non ti paga nessuno; ma vediamo l'aspetto positivo: non dobbiamo pagare inps ed erario per il non incassato.

Tutto ciò è vergognoso. I governi che si sono succeduti in questi anni (inclusi i governi Berlusconi e i precedenti governi D'Alema) stanno indianizzando il mercato del lavoro italiano. Con la differenza che il costo della vita in India è tutt'altra cosa!