Created on 19 Oct 2012 ; Modified on 29 Sep 2013 ; Translation: english
Non sono un cultore né di Tai chi chuan, né di Yoga. Quindi parlo di qualcosa che non conosco.
Qualche tempo fa, ho chiesto a mio fratello Massimo, praticante da lungo tempo di Tai chi chuan, che differenza vi fosse tra questo e lo Yoga.
Dopo una breve pausa di riflessione, mi ha risposto seccamente:
Il Tai chi chuan è dinamico, lo Yoga è statico.
Inizialmente ho preso la risposta alla lettera, senza approfondirla.
Dopo di che, recentemente, mi è capitato di leggere qualche notiziuola sull'argomento. E ho notato alcuni aspetti.
Il Tai chi chuan è nato come tecnica di combattimento. Lo Yoga come pratiche ascetiche e meditative (vedi le definizioni in Wikipedia, che ho linkato in testa all'articolo). Ovvero l'uno l'opposto dell'altro.
Il Tai chi chuan affonda le sue radici nelle filosofie cinesi, tra cui il Taoismo. Ereditando da questo il concetto di alternanza degli opposti (Yin e yang), conduce il praticante al principio fondamentale Wu wei, ovvero, consciamente, non agire: lascia che le cose accadano.
Lo Yoga è profondamente collegato alla evoluzione della filosofia e religione indiana, sin dai tempi più antichi: si parla di duemila anni prima di Cristo. Ed ha lo scopo di portare il praticante ad un totale controllo del proprio pensiero.
Si notano i punti di contatto, pur partendo da contesti così distanti? Entrambi disciplinano il partecipante ad elevarsi rispetto il mondo che lo circonda.
Credo che mio fratello, con la sua lapidaria risposta, abbia cercato di trasmettermi molto più di quanto io mi sia reso conto in quel momento.