Created on 03 Oct 2019 ;    Modified on 13 Oct 2019

Unicam: l'insegnamento Networking Fundamentals

Avendo progettato e controllato la costruzione della rete di palazzo nella sede di produzione della società in cui lavoravo alla fine degli anni '90, ed avendo continuato a gestire, nelle successive due decadi, progetti IT in cui l'hardware di LAN era sempre presente, affrontando l'insegnamento di Networking Fundamentals pensavo di vincere facile.

Mai previsione di dimostrò più fallace. Un dato per capire: questo insegnamento cuba per 6 CFU, io [1] ho impiegato l'equivalente di 16 CFU per superare l'esame!

Andiamo con ordine.

L'insegnamento di Networking Fundamentals (Cisco I e II) è stato impartito, come usuale, dal prof. Marco Maccari.

Per lo studio si utilizza il materiale didattico sviluppato e messo a disposizione online da Cisco tramite la sua Networking Academy.

Per poter consultare il materiale didattico predetto è necessario chiedere, via email, al professore l'autorizzazione all'accesso al sito di Cisco e l'abilitazione al relativo corso. Accesso che usualmente viene concesso in tempi brevi (sempre che si sia uno studente iscritto ad Unicam e con il relativo esame da fare nel proprio libretto universitario).

Il corso accademico (Networking Fundamentals) richiede il superamento di due corsi online di Cisco. Quest'anno accademico 2018/19 i corsi online sono: Network Fundamental 18_19_1 e Network Fundamental 18_19_2 [2].

Il materiale didattico online si studia da casa come usuale: utilizzando un WEB browser [3].

Al termine di ogni capitolo studiato si dovrebbe affrontare un test online la cui attivazione va richiesta al professore. Il quale abilita questi test, su richiesta dello studente, per una settimana.

Quindi, il suggerimento è: preparate con attenzione un certo numero di capitoli, diciamo 6 o 7, e poi chiedete al prof. l'attivazione dei relativi quiz. In tal modo non si inonda il professore di richieste che magari successivamente devono essere reiterate. Già, perché per superare il test il punteggio non è banale: è necessario realizzare almeno 80 punti su 100.

Completati i test dei singoli capitoli, ci si può iscrivere alla sessione (parziale) d'esame, da sostenere a Camerino. È necessario affrontare un corso online per volta, ognuno con una sessione d'esame parziale.

Ogni sessione parziale presso Unicam è composta di una parte teorica e una parte pratica. La parte teorica è formata da una serie di quiz a risposta semplice o multipla. La parte pratica consiste in un problema da risolvere utilizzando il simulatore di rete Packet Tracer messo a disposizione da Cisco. Per affrontare la parte pratica, il candidato deve superare la parte teorica con un punteggio minimo di 80 su 100.

Se si vuole, è possibile affrontare le due parti, teorica e pratica, in sessioni d'esame parziali diverse. Io ho fatto così, ma ritengo che con una attenta preparazione sia possibile esercitare teoria e pratica in una unica sessione, sopratutto per il primo corso online. Per il secondo il discorso è più impegnativo: ho trovato la parte pratica del secondo corso online veramente impegnativa.

Tipo di contenuto

Veniamo ai contenuti del corso. Il parziale [4] dettaglio delle lezioni di quest'anno accademico lo puoi leggere in questi appunti delle lezioni di Networking Fundamentals.

Mentre un elenco degli argomenti trattati è il seguente:

Primo corso online:

  • Esplorando la rete
  • Configurare un sistema operativo di rete
  • Protocolli e Comunicazione nelle reti
  • Accesso alla rete
  • Ethernet
  • Network layer
  • IP Addressing
  • subnetting IP Networks
  • Transport Layer
  • Application Layer
  • Build a small network.

Secondo corso online:

  • Concetti di routing
  • Routing statico
  • Routing dinamico
  • Reti con switch
  • Configurazione di switch
  • VLANs
  • Access Control List
  • Dynamic Host Configuration Protocol
  • NAT per IPv4
  • device discovery, gestione e manutenzione.

Osservazioni

Nessun dubbio riguardo la disponibilità del prof. Maccari, sia per la quantità di appelli disponibili, sia per la rapidità con cui usualmente risponde alle richieste via email nonostante il carico di lavoro che svolge per Unicam.

Invece sono rimasto sconcertato per la puntigliosità, e a volte per i trabocchetti verbali, presentati dalle domande teoriche di Cisco. È necessario preparare la teoria con molta attenzione, senza svicolare riguardo la necessità di imparare a memoria quelli che a prima vista sembrano dettagli. Ed è necessario leggere le domande dei test con ancora più attenzione.

La quantità di comandi del sistema operativo Cisco IOS da imparare a memoria, almeno come radice [5], non è limitata. Stiamo parlando di oltre 100 comandi, da usare nelle loro diverse declinazioni.

Altro aspetto da curare è la rapidità con cui ragionare riguardo il subnetting e il variable subnetting. Come afferma Todd Lammle, nel suo libro CCNA Routing and Switching Study Guide, nel subnetting si deve essere NASCAR fast! [6].

Ancora: dovete trovare il modo di organizzarvi al meglio per evitare di sprecare tempo inserendo comandi ripetitivi. Imparate ad utilizzare le abbreviazioni e la command history. Se avete sequenze di comandi invarianti da dare a più di due device, scrivetele in notepad e fate copia ed incolla verso i diversi device.

E, con tutto lo stress del contatempo che vi mangia un secondo dietro l'altro alla velocità della luce, fate assoluta attenzione a cosa state digitando! Molto meglio impiegare una manciata di secondi per ricontrollare il comando prima di inviarlo; piuttosto che accorgersi (se ... ce ne accorgiamo) di avere sbagliato dopo averlo inviato: significa dover disfare il comando e rilanciarlo [7].

Conclusione

È stato un esame impegnativo? Direi che la quantità di CFU che ho studiato parla da sola.

Per quali motivi? I principali sono stati i seguenti:

  • la componente menmonica del materiale da studiare richiesta da Cisco è rilevante, ed il mio cervello non ha mai imparato a memoria: assorbo concetti, relazioni cause/effetto, conseguenze logiche ... ma quando devo imparare un nuovo nome e cognome, allora devo impegnarmi veramente, e dopo poco lo dimentico;
  • tipicamente, quando lavoro sono abituato ad avere manuali ed Internet a portata di mano, con cui risolvere al volo gli aspetti formali dei comandi che non ricordo a memoria; in questo caso invece ... tutto a memoria;
  • ancora, sono abituato a ripetere i concetti appresi, e ad applicarli a problemi da risolvere; qui invece abbiamo l'apoteosi dei test, cui non sono abituato.

Inoltre, sotto sotto, striscia il dubbio che anche l'età abbia la sua parte. Vuoi vedere che superati i (tanti) ...anta sono diventato ancora più lento di quanto già ero a ...enti? No, non ci credo; sicuramente non è così :-)

D'altro canto, mi rendo conto che sto divenendo monotono. È il terzo esame che affronto, ed è la terza volta che lo classifico come impegnativo. Perciò, caro lettore, prendo il solenne impegno di non etichettare più come impegnativi i prossimi esami ...

Al solito: linguaggio ufficiale è l'inglese, e tutto il materiale da studiare è in questa lingua.


[1]E sottolineo: io. Magari tu che stai leggendo impiegherai 3 CFU!
[2]Con qualche prova riguardo il tipo di WEB browser :-) Inizialmente alcuni esercizi con Firefox non funzionavano. Ho dovuto usare Chrome. Successivamente ci sono stati problemi con Chrome, mentre Firefox fortunatamente funzionava ... Idiosincrasie delle applicazioni Web based (detto da uno che le scrive).
[3]Si noti il 18_19 in coda al titolo: sono rinnovati ad ogni anno accademico.
[4]Questi appunti non sono ancora completi, mancano alcuni capitoli del primo corso online di Cisco.
[5]Se si ricorda la radice del comando, ovvero da dove cominciare, poi si può utilizzare l'utilissimo help contestuale di IOS per dipanare eventuali dubbi successivi. Il problema è che durante i test, il tempo a disposizione è limitato. Quindi se non si ricorda il dettaglio di un comando, non è un problema; ma pensare di affrontare tutto il test in questo modo non è possibile: non vi è suffiente tempo.
[6]Ovvero veloci come nelle famose gare automobilistiche NASCAR, molto popolari negli USA.
[7]Se va bene perdiamo un minuto. Se va male, non ci accorgiamo di avere sbagliato. Il che vuol dire mettersi a fare diagnostica quando, molto dopo, scopriamo che la funzione configurata non fa il suo dovere. In tal caso sono dolori: trovare il problema e riparalo nel tempo concesso per l'esame è veramente arduo.