Created on 24 Aug 2012 ;    Modified on 22 Jan 2013

Uomini d'arme

Periodo di lettura: 2007

Secondo della trilogia: A me le guardie! - Uomini d'arme - Piedi d'argilla

Autore, titolo, editore

Terry Pratchett - Uomini d'arme - Ed. Salani - 2003 Milano
ISBN 88-8451-283-2, pagg 368, Euro 15,00

Il contenuto

Questa storia fantasy è la seconda di una trilogia ambientata nella città di Ankh-Morpork, e che ha per protagonista la Guardia Cittadina Notturna: un manipolo di tre uomini e un ufficiale, che abbiamo conosciuto nel primo romanzo della trilogia: A me le guardie!

In questo secondo romanzo ritroviamo Carota promosso caporale, ormai ben inserito nel tessuto sociale, pur senza averne assorbito la corruzione dilagante. Non solo: la Guardia cresce in dimensioni, includendo nuove reclute da "gruppi etnici" diversi da quelli umani, e che devono essere comunque rappresentati.

Il fugace incontro tra Carota e Edward d'Eath, un frustrato appartenente ad una famiglia nobiliare decaduta, permette a d'Eath di riconoscerlo come un discendente delle antiche dinastie regie. Per d'Eath decidere di ripristinare la perduta monarchia, scalzando il Patrizio, ovvero il dittatore che attualmente comanda la città, è questione di poco.

Il piano di d'Eath prevede di rubare l'unica arma da fuoco esistente nella città, la cui esistenza è nota a poche persone, custodita dalla Gilda degli Assassini. Dopo di che, forte di un'arma che avrebbe come antagoniste balestre ed archi, alcuni omicidi di vari personaggi di riferimento della città dovrebbero essere in grado di sconvolgere la cittadinanza, creando le condizioni per la proclamazione della monarchia.

Nello svolgersi dell'azione, il Patrizio, ha la necessità di capire cosa stia succedendo senza suscitare il risentimento della Gilda degli Assassini. Di conseguenza ordina al capitano della guardia notturna di non occuparsi del caso. Come previsto ottiene l'effetto contrario, con le indagini del capitano Vimes che procedono in modo serrato, tra un omicidio e l'altro. Omicidi che aumentano la tensione già presente tra i gruppi etnici, in particolare tra nani e troll. Finché un ulteriore escalation del Patrizio verso Vimes non porta quest'ultimo al tracollo.

A questo punto gli avvenimenti, fuori controllo, costringono Carota a una serie di azioni che lo porteranno in breve tempo a sedare una rivolta cittadina, rinforzare la Guardia, salvare per un soffio la vita al Patrizio, salvare il capitano Vimes sia dal divenire un assassino che un cadavere, ad uccidere il capo della Gilda degli Assassini, vero colpevole dei misfatti, a far sparire l'arma da fuoco e le prove della sua discendenza reale.

Le impressioni

Quanto detto per "A me le guardie!" vale anche per questo tomo, e non lo ripeterò.

Invece tengo a mettere in rilievo come Pratchett in questo romanzo abbia puntato molto sulle problematiche interrazziali.

Gli antagonismi ancestrali tra nani e troll, i nobili umani che snobbano gli altri gruppi etnici, i non viventi, messi alla gogna da tutti ...

Sembra di vedere, semplificato, lo spaccato delle attuali dinamiche sociali: cristiani contro islamici, bianchi contro neri, italiani contro i romeni, tutti contro gli zingari ...

Nel mondo fantastico creato da Pratchett i conflitti sociali vengono ricomposti da un caporale e un manipolo di altre guardie che, incredibile per le abitudini sociali della città, non esitano a esporsi per evitare gli scontri. Carota trascina il comportamento delle persone che lo circondano, commilitoni o concittadini, tramite il suo esempio e una attitudine a considerare tutti gli individui come "buoni".

Mi chiedo se Pratchett crede nel concetto di insegnamento tramite l'esempio.

E mi chiedo se questo concetto sia applicabile anche al pianeta Terra, oltre che al Mondodisco.